Bilancio di Sostenibilità: un esempio e la guida per redigerlo e comunicarlo agli stakeholder

Management Consulting

Dal 2024, circa 6000 aziende in Italia saranno tenute a redigere il Bilancio di Sostenibilità per adeguarsi alla direttiva CSRD della Comunità Europea, con un probabile effetto a cascata sulla filiera che, si presume, finirà con il coinvolgere migliaia di altre imprese di piccole-medie dimensioni.

Abbiamo parlato del Bilancio di Sostenibilità e delle opportunità di business e di visibilità che caratterizzano questo documento con Boris Popov – Project Manager di Nomisma, esperto nello sviluppo e nella realizzazione di progetti legati alla sostenibilità –  in questo articolo.

Ora, approfondiamo in questa guida come redigere il Bilancio di Sostenibilità, quali informazioni bisogna raccogliere, con quali principi e criteri va impostato e come deve essere impaginato e comunicato agli stakeholder e al territorio di riferimento. Risponderemo ai dubbi più diffusi degli operatori e delle aziende e forniremo una serie di consigli in qualità di esperti nella redazione di report di sostenibilità

Esistono delle linee guida per la stesura di questo documento?

Occorre partire dal presupposto che ad oggi non vi è piena omogeneità negli standard di rendicontazione, anche se si stanno compiendo passi concreti in tal senso grazie all’opera dell’Efrag, l’associazione europea dei revisori contabili incaricata dalla Commissione Ue.

Le linee guida maggiormente riconosciute a livello internazionale per redigere il bilancio di sostenibilità sono fissate dal Global Reporting Initiative (GRI), un istituto internazionale che ha sviluppato e aggiorna periodicamente i criteri e gli ambiti sui quali rendicontare le performance aziendali. Attraverso una lista di indicatori GRI Standard, l’azienda racconta il proprio impatto sulla comunità dal punto di vista ambientale, sociale e di governance (criteri ESG), afferma la sua mission, comunica le dinamiche organizzative, le strategie, dichiara gli obiettivi prefissati e quelli raggiunti.

Quali sono le modalità previste per redigere il Bilancio di Sostenibilità?

Il report può essere redatto in due modalità: Core e Comprehensive. La modalità Core contiene gli elementi essenziali necessari per redigere un report in conformità ai GRI Standard. La modalità Comprehensive, invece, richiede contenuti addizionali relativi all’integrità, all’etica, alla governance e alla strategia dell’azienda. 

La seconda opzione può essere colta come importante opportunità per raccontarsi all’intera comunità di riferimento, per certificare il proprio impegno sociale e ambientale e accrescere la propria reputazione davanti a una platea di stakeholder molto allargata. 

Quanti capitoli deve contenere un Bilancio di Sostenibilità e quanto deve essere lungo il documento?

Dipende dalle dimensioni e dalla complessità organizzativa dell’azienda. Spesso i capitoli seguono alcuni importanti ambiti di approfondimento come il personale, il rapporto con i fornitori e la filiera, i processi produttivi, etc. 

Non esistono, invece, indicazioni sulla lunghezza del report, che deve comunque rispettare i principi di:

  • inclusività degli stakeholder per essere fruibile ad un’ampia e variegata platea di portatori di interesse;
  • materialità, per individuare gli aspetti concreti e significativi dell’azienda, con attenzione e considerazione del loro impatto sugli stakeholder; 
  • accuratezza dei dati e verificabilità delle informazioni  per fornire una rappresentazione precisa e monitorabile dei risultati e dell’evoluzione dell’azienda;
  • completezza per restituire un quadro complessivo e organico del modo di fare impresa dell’azienda.

L’insieme di questi principi è concepito per aiutare l’organizzazione a raggiungere la trasparenza delle informazioni, un obiettivo che una volta raggiunto diventa senza dubbio un valore alla base della competitività di un’impresa e un prezioso strumento di marketing.

Quale stile va adottato nella redazione dei testi?

Lo stile del report di sostenibilità deve essere di tipo narrativo, accessibile e coinvolgente. Scientifico nel riportare i numeri, ma non eccessivamente tecnico. Questo vale anche nei titoli utilizzati per i diversi capitoli del Bilancio di Sostenibilità. 

Il documento può essere scritto in terza persona (“L’azienda è impegnata, ha raggiunto…”) o in prima persona (“Siamo impegnati, abbiamo raggiunto…). La prima opzione è impersonale e più istituzionale. La seconda più empatica e autoreferenziale. 

La scelta fra le due tipologie è comunque soggettiva e in capo all’organizzazione.

In ogni caso, il bilancio di sostenibilità va redatto utilizzando un linguaggio comprensibile, in equilibrio fra la rappresentazione scientifica dei risultati e la chiarezza espositiva, senza abusare di tecnicismi e inglesismi, affinché sia fruibile da tutti gli stakeholder.

Che ruolo hanno la grafica e l’infografica?

Grafica e infografica hanno un ruolo rilevante nella stesura del report perché facilitano la comprensione dei dati della rendicontazione. Soprattutto all’inizio di ogni capitolo è consigliato esprimere attraverso i numeri e l’infografica le performance aziendali salienti in quello specifico ambito, come si può vedere nel Bilancio di Sostenibilità 2020 di Laminam, che Nomisma ha redatto nel 2021.

Si possono inserire delle immagini?

É opportuno inserire nel report tutto quello che ne facilita la narrazione e la lettura delle informazioni, quindi anche le immagini.

Chi è all’interno dell’Azienda (cioè quale figura e con quali competenze) che si deve occupare di predisporre questo documento?

La redazione del Bilancio di Sostenibilità richiede competenze trasversali per raccogliere e decifrare informazioni che coinvolgono tutti i settori di un’azienda, dal reparto vendite alla comunicazione, dall’ufficio ricerca e sviluppo alla logistica, fino ai rapporti con i dipendenti, i collaboratori, i fornitori, i clienti e le istituzioni del territorio. Per questo è indispensabile designare un team di professionisti in grado di:

  • mappare gli stakeholder;
  • sviluppare un’analisi di materialità;
  • raccogliere e interpretare i dati;
  • definire gli obiettivi;
  • evidenziare i tratti distintivi della compagine;
  • identificare i KPI (Key Performance Indicators) aziendali;
  • redigere il report in modo chiaro e accattivante;
  • curare l’impaginazione del documento, scegliere con attenzione le immagini e le infografiche;
  •  comunicare il bilancio di sostenibilità all’esterno.

Queste linee guida sui temi e le attività di approfondimento da sviluppare durante la stesura del report possono essere sintetizzate nell’elenco sotto riportato:

Si tratta di un’attività complessa, lunga (mediamente occorrono almeno 3-4 mesi) e onerosa per l’azienda, per questo può essere opportuno affidarsi a un team esperto nella redazione del bilancio di sostenibilità, un advisor esterno o una società di consulenza che rediga il report e lo consegni “chiavi in mano” all’organizzazione. 

Come va trasmesso e comunicato agli stakeholder? 

Il Bilancio di Sostenibilità va comunicato a tutti gli stakeholder, pubblici e privati, attraverso i seguenti canali:

  • sito dell’organizzazione;
  • gli altri strumenti di comunicazione utilizzati dall’azienda (profili social, newsletter, etc…)
  • comunicato stampa e attività di ufficio stampa;
  • organizzazione di un evento di presentazione.

Si tratta di un documento che nasce per essere trasmesso all’esterno, spendibile in molti contesti (istituzionali, di mercato, per cercare nuovi partner, clienti e finanziatori) e per accrescere la propria reputazione presso la comunità di riferimento, quindi è opportuno valutare la possibilità di organizzare un evento ad hoc per condividere il report con gli stakeholder (in presenza e in diretta streaming). 

La seconda modalità permette di allargare la platea anche a tutta la comunità di riferimento e ai cittadini, nonché di affacciarsi su un mercato potenzialmente globale.

È possibile vedere un esempio di Bilancio di Sostenibilità?

Il Bilancio di Sostenibilità 2020 di Laminam, azienda specializzata nella produzione di lastre ceramiche di grandi dimensioni, è un report virtuoso di rendicontazione, efficace e comprensibile. Realizzato da Nomisma, questo documento (scaricabile qui, in formato PDF) certifica l’innovazione e la sostenibilità di Laminam, valori oggi indispensabili per competere sul mercato.

Nomisma al servizio delle imprese verso la transizione ecologica

Per affiancare le imprese nel percorso verso la transizione ecologica in un momento storico particolarmente complesso, Nomisma ha messo in campo un portafoglio di servizi che comprende:

  • la redazione del Bilancio di Sostenibilità;
  • la costruzione del Piano Strategico di Sostenibilità;
  • la consulenza in termini ESG (Environmental, Social and Governance), ovvero i tre fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento.

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