E-commerce: Nomisma lancia un check up per misurare il livello di “maturità digitale” delle imprese

Secondo l’indagine ISTAT condotta nel 2020 sulla “Digitalizzazione e tecnologia nelle imprese italiane”, solo il 3,8% delle organizzazioni italiane può essere definito “digitalmente maturo” con un picco del 4,7% nel Nord-ovest.

Il dato arriva al 23% nelle imprese strutturate con più di 500 dipendenti ma, al di là di queste eccellenze, la maggior parte delle realtà italiane non coglie ancora le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dallo sviluppo del canale di vendita online.
Di questo gap digitale abbiamo parlato con Marco Govoni, Head of Consulting di Nomisma, Roberta Gabrielli, Senior Project Manager di Nomisma, e Simone Schito, Head of Digital HRM Group in occasione del webinar organizzato per fare il punto sullo sviluppo dell’e-commerce in Italia.

E-commerce in Italia: gap delle imprese e nuove opportunità

In Italia, il gap digitale di società e imprese rispetto alla media europea è evidente. Il nostro Paese, infatti, si colloca al 18° posto nella graduatoria dei 27 Stati membri dell’Unione.

Guardando lo scenario dal punto di vista del consumatore, le opportunità della digitalizzazione sono evidenti . Basti pensare che nel 2020 sette italiani su dieci hanno acquistato online e uno su quattro ha aumentato la propria spesa di oltre il 5% sui canali digitali per prodotti non food, privilegiando l’informatica e l’elettronica (48%), l’abbigliamento e le calzature (30%), i farmaci da banco/parafarmacia (24%). 

Di contro, come rilevato dallo studio di Nomisma, in Italia si registra un basso livello di digitalizzazione addirittura per il 72% delle imprese con più di dieci addetti. 

Esaminando invece le performance legate all’ecommerce, nel 2022 la quota di fatturato derivante dalle vendite online ha raggiunto il 13%, mentre ammonta al 18,3% la quota di aziende italiane che, nello stesso anno, ha venduto i propri prodotti attraverso l’e-commerce. “In concreto, le imprese connesse, con o senza sito web, che effettuano vendite online, hanno un fatturato medio per addetto di 368.340 euro contro i 149.146 euro di quelle non hanno dispositivi informatici connessi e non adottano l’e-commerce” – ha precisato Marco Govoni. 

Due case history di successo 

All’evento è intervenuto anche Simone Schito (HRM Group), che ha descritto due case history per far comprendere l’approccio da seguire per introdurre un e-commerce funzionale alla continua evoluzione del mercato.

Il primo caso riguarda la Sauber, che commercializza prodotti per l’igiene e la pulizia personale. L’azienda, fino a qualche anno fa, era presente solo nei supermercati, quindi è stato necessario adottare innanzitutto un riposizionamento online dei suoi prodotti. Ma sappiamo bene che l’e-commerce non funziona da solo se non ha una strategia di marketing adeguata alle spalle che preveda anche attività di supporto, contenuti editoriali indispensabili per conoscere meglio i propri utenti e azionare di conseguenza campagne mirate e piani pubblicitari. Una volta introdotto l’e-commerce, le vendite online hanno trainato quelle globali”. 

Il secondo caso riguarda 4Box, azienda attiva nel settore delle prese elettriche. Una realtà che deve affrontare competitor di primo livello ma che, puntando sul Made in Italy e sull’innovazione, è riuscita a ritagliarsi uno spazio sul mercato. “Per 4Box abbiamo riposizionato il brand sui canali online. Era visto come un prodotto molto tecnico, con un riflesso tipicamente BtoB. Per questo abbiamo potenziato la customer experience e sviluppato una strategia di marketing BtoC per far sì che il consumatore finale chiedesse all’installatore di riferimento di utilizzare un prodotto 4Box. Questo ha permesso all’azienda di valorizzare il proprio brand e i propri prodotti,  sviluppando il business” – ha raccontato Simone Schito.

Il supporto strategico e operativo di Nomisma Consulting per lo sviluppo di progetti di e-commerce 

Nonostante le premesse, si intravedono segnali di crescente attenzione da parte delle imprese italiane e sta progressivamente aumentando la consapevolezza che lo sviluppo di progetti di e-commerce, fortemente collegato al livello di digitalizzazione, possa influire positivamente sul fatturato delle realtà tecnologicamente più evolute. Per questo motivo Nomisma Consulting – la nuova linea di servizi di consulenza di Nomisma – ha messo a punto soluzioni dedicate, tra cui il supporto alla realizzazione dei piani di marketing (anche digitale) e il nuovo tool a disposizione delle aziende interessate ad un check up del proprio livello di maturità digitale.

In un contesto particolarmente sfidante e ricco di incognite a causa della complessa congiuntura internazionale, il supporto che Nomisma è in grado di offrire alle imprese fonde un approccio strategico con la capacità di implementare soluzioni operative. Con il primo, sono individuati i target di clienti dell’azienda in riferimento al prodotto e viene definito il corretto posizionamento sul mercato. Dal punto di vista operativo, invece, grazie alla collaborazione con HRM Group, si mettono in campo le soluzioni di e-commerce più opportune per sostenere le strategie di business” – ha spiegato Roberta Gabrielli, Senior Project Manager Nomisma. 

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda le aziende che hanno già un sito di e-commerce ma non sono soddisfatte delle vendite online. “In questi casi, Nomisma Consulting è in grado di intervenire con un check up del livello di digitalizzazione e dell’efficienza dell’e-commerce. In base agli obiettivi aziendali, possiamo progettare nuove strategie e rivedere quelle in essere. Nello specifico, in questa fase è indispensabile individuare i fattori di insoddisfazione, anche attraverso l’analisi della user experience, un’indagine mirata che può rivelare i problemi concreti del processo digitale adottato, dai metodi di pagamento agli aspetti legati alla logistica, come ad esempio il corriere scelto per le consegne. Solo intercettando queste criticità è possibile rinnovare il servizio di e-commerce e rendere più efficaci le strategie di vendita online” – ha precisato Roberta Gabrielli. 

Nei nuovi scenari di mercato, spesso caratterizzati da una competizione esasperata, avviare processi di digital transformation in azienda non è più una scelta opzionale, ma rappresenta una necessità imprescindibile per sviluppare il proprio business.
Ma qual è il livello di maturità digitale di una impresa, come si può misurare e in quanto tempo?

Per rispondere a queste domande il primo passo è svolgere un check up strutturato per verificare quanto le competenze digitali aziendali siano effettivamente sviluppate e ottimizzate e per valutare la reale efficacia di un progetto di e-commerce. 

In quattro settimane dal completamento del questionario di indagine, Nomisma ti presenterà un piano d’azione dedicato per avviare concretamente o potenziare il processo di trasformazione digitale della tua azienda.

Compila il form di raccolta informazioni sottostante per scaricare le slide del webinar e il documento con il check up interno. 

 

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