MatchNPE, la nuova piattaforma di Nomisma per la compravendita di crediti non performing

Il 2020 ha fatto registrare 38 miliardi di € di vendite di NPL e 9 miliardi di € di transazioni UTP. Nel 2021, complice la crisi determinata dalla pandemia e le sue conseguenze sull’economia, il volume delle cessioni potrebbe raggiungere i 40 miliardi di € per i portafogli NPL e 12 miliardi per gli UTP. Un incremento che non è sfuggito agli analisti di mercato e che apre nuovi scenari per gli investitori. 

Alla luce di questi dati, all’interno del nuovo servizio “Nomisma Digital”, ideato per guidare le imprese nella trasformazione digitale, Nomisma ha realizzato la nuova piattaforma MatchNPE per la compravendita dei crediti deteriorati (NPL) o in sofferenza (UTP).
Non una semplice “vetrina” online, ma una piattaforma digitale che agevola l’incontro tra domanda e offerta di crediti non performing, attraverso un servizio di supporto rivolto sia agli acquirenti che ai venditori, per facilitare le operazioni nella massima trasparenza. Ne abbiamo parlato con il Dott. Marco Leone, senior advisor Nomisma.

A chi si rivolge in particolare la piattaforma MatchNPE?

MatchNPE è pensata per due macro categorie di utenti: da un lato i potenziali venditori di crediti deteriorati, quindi banche, fondi di investimento, servicer che gestiscono grandi portafogli di crediti; dall’altro i potenziali acquirenti, quindi investitori di varia natura, alla ricerca di rendimenti migliori rispetto a quelli offerti da strumenti finanziari liquidi, oppure investitori, anche locali, interessati ad acquisire “single name” (ovvero il singolo credito) in quanto attratti dalla garanzia immobiliare sottostante, ove presente.

Quali esigenze intende soddisfare questo servizio?

Da un lato MatchNPE promuove la compravendita di crediti nella massima trasparenza e fornendo tutte le informazioni necessarie ad effettuare una corretta valutazione, dall’altro offre l’opportunità di investire in crediti anche a nuove categorie di investitori, finora esclusi di fatto dal mercato, per le asimmetrie informative che caratterizzano questo business e per le oggettive complessità dello specifico ambito d’azione; grazie a MatchNPE, infatti, il processo viene semplificato e reso più facilmente approcciabile.

La piattaforma permette, inoltre, alle banche ed agli investitori interessati (o che necessitano, ad esempio per esigenze di bilancio) di vendere grandi quantità di crediti deteriorati nel contesto di mercato attuale e prospettico post-Covid, grazie ad una gestione e valorizzazione efficace dei portafogli, con ampie possibilità di arricchimento informativo e garantendo l’individuazione rapida dei potenziali acquirenti.

Quali sono i vantaggi di MATCH NPE rispetto alle piattaforme concorrenti che gestiscono la compravendita di crediti non performing?

A differenza di alcune realtà già attive sul mercato, questa piattaforma è del tutto indipendente rispetto ai grandi player, impegnati a vendere in primis i loro portafogli, ed è dotata di servizi, dati ed informazioni che consentono di valorizzare al meglio in particolare la categoria dei crediti UTP per i quali occorrono specifiche valutazioni, progetti di gestione e ristrutturazione finanziaria, piuttosto che azioni di recupero giudiziale o stragiudiziale come accade per i Npls.

Fra i punti di forza di Nomisma ci sono la digitalizzazione e la profonda conoscenza del territorio. Ritiene che il Paese sia pronto, anche nella provincia, a recepire questa opportunità?

Nomisma Digital è nata proprio per rispondere alle variegate esigenze dei territori italiani che si contraddistinguono per la grande vitalità e la presenza di operatori ed investitori locali dinamici e propensi all’innovazione nelle sue varie forme.

Le competenze di Nomisma e dei suoi partner tecnologici possono essere al tempo stesso la guida e la strumentazione evoluta per orientarsi in questo mercato complesso. A tal proposito, inoltre, intendiamo sviluppare partnership strategiche con una rete di professionisti (avvocati, commercialisti, notai) attivi in tutte le principali province italiane e profondi conoscitori del tessuto economico e sociale locale; figure altamente qualificate con cui interagire e collaborare nel migliore interesse dei rispettivi stakeholders.  

Quanto pensa possa essere ancora grande e capiente questo mercato del NPL, sul quale anche altri soggetti stanno già lavorando? In altri termini, che previsioni di ampiezza ha la piattaforma, alla luce degli effetti collaterali generati dall’emergenza sanitaria?

Secondo le informazioni di dominio pubblico – tra cui i dati offerti dal sempre accurato report di Banca IFIS – nel 2020 sono state concluse 38 miliardi di Euro di cessioni NPL e 9 miliardi di Euro di UTP. La crisi pandemica ancora in corso e le conseguenze negative per l’intera economia mondiale inducono a stimare un rilevante incremento del deteriorato nei bilanci bancari: si prevede infatti che lo stock dei crediti deteriorati lordi nei bilanci bancari torni ad aumentare (+19 mld € nel 2021 e + 20 mld € nel 2022). Nel 2021 il volume delle transazioni potrebbe raggiungere i 40 mld € per i portafogli NPL e 12 mld € per gli UTP. E volumi analoghi sono attesi anche per il 2022. 

Anche in virtù di questi numeri, a Bruxelles la BCE sta studiando gli strumenti per facilitare lo sviluppo di un mercato secondario dei crediti deteriorati che deve crescere sia in termini di volumi che di maggiore trasparenza; questo al fine di ridurre lo stock attuale, che ha dimensioni enormi. Solo in Italia, infatti, il valore complessivo di NPE (in parte ancora nei bilanci delle banche ed in parte nelle mani di grandi investitori specializzati) è pari ad oltre € 325 miliardi lordi (€ 246 miliardi NPL ed € 79 miliardi UTP). 

L’obiettivo di MatchNPE è proprio quello di farsi trovare pronta alle richieste che il mercato secondario richiederà in questa fase, del tutto particolare. 

Il modello di business e l’infrastruttura digitale realizzata da Nomisma in partnership con due operatori tecnologiciHRM e QBT – e con un primario legal advisor specializzato nel settore degli NPE come NCTM è flessibile e scalabile, quindi potrà agevolmente adattarsi ed evolvere – anche in ampiezza – in relazione alle esigenze del mercato.

Gli NPL caricati sulla piattaforma possono essere sia corporate sia retail, sia crediti verso aziende sia verso persone, come anche i mutui per la casa, crediti di consumo e così via?

Sì esatto, MatchNPE è in grado di recepire diverse tipologie di crediti (NPL / UTP), siano essi “secured” (ovvero con garanzia immobiliare sottostante, ad esempio mutui ipotecari) o “unsecured” (ovvero senza garanzie reali, ad esempio i crediti al consumo), che di “borrower” (ovvero debitori), siano essi persone fisiche o giuridiche.

Le diverse tipologie di crediti saranno gestite dalla piattaforma in modo differente per tener conto delle specificità degli stessi: ad esempio, è prevista la definizione di una matrice composita di metodi di “onboarding” dei dati (ovvero di caricamento delle informazioni nella piattaforma), attraverso appositi “template” o migrazioni da sistemi informativi del soggetto cedente, di esposizione al buyer, anche in forma di dati aggregati o di filtri di selezione per estrarre singoli asset, e di servizi disponibili.

Ed infine, i soggetti interessati come possono mettersi in contatto con Nomisma?

Le persone interessate a conoscere le numerose funzionalità di MatchNPE e ad ottenere una presentazione dedicata della piattaforma possono scrivermi direttamente all’indirizzo Marco.Leone@nomisma.it

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