Rivoluzione Bio 2021: appuntamento il 9-10 settembre al SANA per gli Stati Generali del Biologico

settembre 2021
Bologna

Gli effetti dirompenti della pandemia su temi quali salute, benessere e ambiente, le ricadute del Covid sul settore bio e il ruolo del packaging per i consumatori italiani, sempre più attenti e orientati verso imballaggi sostenibili. Sono questi alcuni dei temi principali che verranno affrontati durante le giornate di Rivoluzione Bio 2021 al SANA di Bologna il 9 – 10 settembre 2021.

Si tratta di un appuntamento determinante anche per sostenere il ruolo del bio nella transizione ecologica, nel recovery plan e nel Piano Strategico della PAC – argomenti affrontati e discussi anche in occasione di Aspettando Rivoluzione Bio lo scorso luglio – promuovere un Piano d’Azione italiano e presentare l’Osservatorio SANA 2021, promosso da BolognaFiere e curato da Nomisma, con i numeri chiave del settore e del mercato.

Iscriviti a Rivoluzione Bio: otterrai l’ingresso anche per Sana e Sanatech, dove saranno presenti 600 brand fra i principali produttori di biologico in Italia

Iscriviti a Rivoluzione Bio 2021

Gli effetti del Covid su salute e benessere, le ricadute sul settore bio

Rivoluzione Bio sarà un momento di confronto istituzionale dedicato alle tematiche prioritarie del mondo bio. Dai dati Nomisma, ad esempio, è emerso come il Covid abbia accresciuto l’attenzione dei consumatori verso i temi della salute e del benessere, con un sensibile incremento della vendita di prodotti alimentari biologici. Se il 49% degli italiani basa i propri acquisti privilegiando questi aspetti, il 20% si lascia guidare nelle scelte dalla ricerca della sostenibilità del prodotto e il 12% in funzione di un packaging sostenibile.

Salute, benessere, biologico e sostenibilità appaiono pertanto strettamente e sempre di più connessi, configurandosi come nuova scala valoriale e allo stesso tempo driver di scelta dei consumatori italiani. Queste tendenze saranno approfondite durante la presentazione dell’Osservatorio Sana, a cura di Nomisma, il 9 settembre, in occasione della prima giornata di Rivoluzione Bio (info: www.rivoluzionebio.it)

Il successo del biologico trainato dalle categorie bevande, carni e pet care

In un contesto in via di evoluzione, dove l’attenzione alla salute e all’ambiente sono valori dominanti, non deve sorprendere il crescente successo dei prodotti bio: in seguito all’aumento di consumi in ambito domestico, imposto per via delle restrizioni, si è infatti ulteriormente ampliata la consumer base bio, con un +5% di italiani che ha sperimentato per la prima volta prodotti biologici. 

La forte crescita delle vendite bio registrata nel 2020 nei canali della distribuzione moderna, inoltre, si è consolidata nei primi mesi del 2021, raggiungendo la quota di 794 milioni di euro (+0,4% nel periodo gennaio-maggio). A trainare l’incremento sono soprattutto i canali Discount (+9,6%, Fonte Nielsen) ed e-Commerce (+44,3%), nonché le categorie delle bevande bio (+11% nei primi mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo 2020), la carne bio a peso imposto (+9%) e il pet care (+11%).   

L’ambiente è una priorità per i consumatori italiani

Il diffuso interesse verso il biologico si lega strettamente alla crescente sensibilità degli italiani verso l’ambiente e la lotta al cambiamento climatico, ambito di lavoro sul quale occorre concentrare l’impegno della società civile e dell’agenda politica nei prossimi 3-5 anni secondo il 38% degli italiani. Un ulteriore 19% confida poi che gli sforzi di tutta la società convergano nella direzione di uno sviluppo sostenibile.

L’ambiente è dunque una priorità degli italiani – dopo lavoro e occupazione (70%) e salute e sanità (66%) – non più differibile nel tempo. Lo scenario futuro auspicato è quello di una ripartenza verde che consenta la ripresa economica e occupazionale senza tuttavia trascurare la tutela dell’ambiente.

Questa posizione diventa ancora più netta se si analizzano le maggiori preoccupazioni ambientali che riguardano gli italiani: quasi 9 su 10 (87%) teme l’impatto della plastica sull’ambiente, il 60% il “climate change”, il 46% la produzione o smaltimento dei rifiuti, il 41% l’inquinamento atmosferico, il 35% la presenza di microplastiche negli alimenti e nelle bevande e il 31% l’esaurimento delle risorse naturali.

Un nuovo sistema valoriale che premia la sostenibilità come fattore chiave nelle scelte d’acquisto, con un conseguente aumento dell’offerta verde (il 28% delle aziende che propongono prodotti con caratteristiche green, Fonte: Osservatorio Immagino Nielsen GS1), coinvolge direttamente il packaging, in virtù della sua capacità di comunicare e completare la sostenibilità del prodotto.

Iscriviti a Rivoluzione Bio: otterrai l’ingresso anche per Sana e Sanatech, dove saranno presenti 600 brand fra i principali produttori di biologico in Italia

Iscriviti a Rivoluzione Bio 2021

Il ruolo del packaging per i consumatori italiani

L’Osservatorio Packaging del Largo Consumo di Nomisma conferma l’attenzione dei consumatori per il packaging sostenibile. Un italiano su due, infatti, preferisce prodotti (alimentari e non) con poco imballaggio e il 45% pone regolarmente attenzione all’acquisto di prodotti con imballaggio sostenibile (il 59% lo farà nei prossimi 12 mesi). Non solo: il 45% degli italiani ha ridotto l’acquisto di prodotti con pack in plastica vergine, percentuale destinata a salire fino al 57% nel prossimo anno.

La confezione, pertanto, non riveste solo il ruolo fondamentale di contenitore che conserva e protegge la merce, ma rappresenta un fattore di “riconoscibilità green”. Per il 47% dei consumatori il packaging, attraverso le sue caratteristiche fisiche (peso, tipologia di materiale), è elemento integrante della sostenibilità del prodotto

Allo stesso tempo, un italiano su quattro richiede maggiore chiarezza e completezza nelle informazioni inserite nell’imballaggio rispetto alle modalità di riciclo e smaltimento, alle caratteristiche dei materiali e all’impatto sull’ambiente degli stessi. 

Riusciranno le imprese a esprimere con cognizione di causa l’impatto ambientale del packaging permettendo ai consumatori italiani di essere più consapevoli nelle loro scelte e in grado di portare avanti quelle piccole azioni quotidiane di cui si sentono responsabili? Di questo e di altro ancora si parlerà il prossimo 9 e 10 settembre al SANA di Bologna, in occasione degli Stati Generali dei Bio. 

Gli Stati Generali del biologico, appuntamento 9-10 settembre

La terza edizione degli Stati Generali del biologico, promossa da Bolognafiere in collaborazione con FederBio e AssoBio e con la segreteria organizzativa di Nomisma, prevede diversi eventi in programma, fra i quali la presentazione dell’Osservatorio SANA 2021 (giovedì 9 settembre, dalle 14:30 alle 18:30), promosso da BolognaFiere e curato da Nomisma, con il patrocinio di FederBio e AssoBio e il sostegno di ICE. 

Venerdì 10 settembre alle 10.30 si parlerà invece delle Policy per il settore con il keynote speech “Verso il piano di azione italiano per lo sviluppo del biologico” e a seguire con la tavola rotonda che vedrà la partecipazione delle principali istituzioni del settore.

Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, si approfondirà il tema del packaging sostenibile nel corso dell’incontro Packaging & Bio.

Scopri il programma completo e iscriviti a Rivoluzione Bio

Iscriviti a Rivoluzione Bio 2021

Resta sempre aggiornato su tutte le iniziative di Nomisma: eventi, iniziative e presentazioni di studi.
Iscriviti alla newsletter mensile.